Centorizzonti 2016: TEATRI

Centorizzonti 2016: TEATRI

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CALENDARIO

Domenica 6 Marzo 2016 ore 18
ASCANIO CELESTINI
LAIKA
→ ASOLO Teatro E. Duse

 

Sabato 12 Marzo 2016 ore 21
DONATI OLESEN
COMEDY SHOW

→ ASOLO Teatro E. Duse

 

Sabato 2 aprile 2016 ore 21
GIUSEPPE CEDERNA
L’ULTIMA ESTATE DELL’EUROPA → CRESPANO DEL GRAPPA Teatro S. Maria Bambina del Belvedere

 

Sabato 9 Aprile 2016 ore 21
ANAGOOR
VIRGILIO BRUCIA
→ ASOLO Teatro E. Duse

 

Sabato 16 Aprile 2016 ore 21
ALDES | ROBERTO CASTELLO – ANDREA COSENTINO
TRATTATO DI ECONOMIA → ALTIVOLE Auditorium “Pier Miranda Ferraro”

 

Sabato 30 aprile 2016 ore 21
ALESSANDRO ALBERTIN – MICHELA OTTOLINI
PANTANI il campione fuori norma
→ ASOLO Teatro E. Duse

 

Sabato 7 maggio 2016 ore 21
TAM TEATROMUSICA
PICABLO dedicato a Pablo Picasso

→ SAN ZENONE DEGLI EZZELINI Auditorium La Roggia

 

 

 

Ascanio Celestini
LAIKA

alla fisarmonica Gianluca Casadei
voce fuori campo Alba Rohrwacher
produzione Fabbrica
Un Gesù improbabile che dice di essere stato mandato molte volte nel mondo si confronta coi propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un appartamento di qualche periferia. Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con Cristo c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa ad operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa. Questa volta Cristo non si è incarnato per redimere l’umanità, ma solo per osservarla. Però Dio l’ha fatto nascere cieco e gli ha messo accanto uno dei dodici apostoli come sostegno. Il vero nome di Pietro è Simone.
Ascanio Celestini, uno dei più interessanti e amati protagonisti del teatro italiano, con il suo ultimo monologo il cui protagonista è Gesù in persona, affiancato da Simon Pietro. Un Cristo umanissimo, cieco, che sente la responsabilità e il peso di essere solo sul cuor della terra, che dal suo spoglio appartamento di periferia si interessa al barbone che vive nel parcheggio di fronte. Accompagnato dalla fisarmonica di Gianluca Casadei, capace di evocare atmosfere popolari e raffinate, con la sua carica di energia scenica Celestini narra di come il crollo delle ideologie stia erodendo anche le religioni, osservandole attraverso gli occhi senza vista di un povero Cristo.

 

Donati – Olesen
COMEDY SHOW

di G.Donati, J.Olesen e T.Keijser
con Giorgio Donati e Jacob Olesen
regia G.Donati, J.Olesen e T.Keijser
Il Teatro più comico, più assurdo, più grottesco, più esilarante! Spettacolo tra il Cabaret e il Teatro, interpretato da Giorgio Donati e Jacob Olesen, attori – rumoristi, musicisti, mimi, trasformisti, ciarlatani, racconta in un alone di comicità surreale di piloti giapponesi, di ragazze tenute prigioniere da un Dracula ridicolo, di motociclisti fanatici e rompicollo. Le storie che si susseguono, vengono interpretate in un modo insolito e avvincente con uno stile tutto particolare. Sono gesti, mimiche e virtuosismi musicali che definiscono salti nell’assurdo, distorsioni della logica, giochi del paradosso, costantemente accompagnati dalle riproduzioni dei rumori più diversi: rombi, stridori, fruscii, botti ed esplosioni. Le gags si susseguono a ritmo serrato e lo spettacolo si rivela così congeniale a qualsiasi tipo di pubblico, sia a quello più smaliziato e critico degli adulti, sia a quello dei bambini. La Compagnia Donati-Olesen viene fondata nel 1981 da Giorgio Donati e Jacob Olesen, dopo essersi diplomati presso la Scuola di Teatro J.Lecoq di Parigi. Fin dalle prime scene, prende forma un particolare stile comico-surreale, fortemente ispirato alle gags dei film muti e alle follie dei Fratelli Marx, strizzando l’occhio ora al fumetto, ora al cartone animato.

 

Anagoor
VIRGILIO BRUCIA

con Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan, Massimiliano Briarava, Moreno Callegari, Marta Kolega, Gloria Lindeman, Monica Tonietto, Emanuela Guizzon, Aglaia Zanetti, Massimo Simonetto, Artemio Tosello con la partecipazione straordinaria di Marco Cavalcoli
regia Simone Derai; drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi
Durata: un’ora e 40 minuti

In una spiaggia desolata di vaghezze, di pensieri interrotti, sibila il vento e lambisce le umane certezze, scivola lungo la membrana dell’acqua e suadente si accorda al curvare dell’onda.
Non ci sono flutti, marosi profondi di lotte intestine, c’è il fuoco nell’ombra di un destino, e un poeta, Virgilio, che brucia di un’impossibile redenzione, la fiamma di una scelta antica che la prossima morte, al culmine d’onda, raggiunge e scolpisce: l’opera, prima morte di un morente poeta. (Simone Nebbia)
Poesia e potere, bellezza e violenza, memoria e consenso: con “Virgilio brucia” la compagnia Anagoor affronta questi temi in una prospettiva spiazzante, entrando nel laboratorio dell’intellettuale che ha cantato l’avvento della Roma imperiale. Sulla figura di Publio Virgilio Marone infatti grava il pregiudizio di essere stato il cantore di Ottaviano Augusto che spense ogni residua speranza di ristabilire una repubblica nell’Antica Roma. Un poeta al servizio dell’ideologia imperiale, in cui Anagoor però individua delle incrinature. Così “Virgilio brucia” diventa l’occasione per squadernare quel rapporto tra arte e potere, la funzione della cultura e della memoria, la guerra imperiale, la violenza e il rapporto di Virgilio, figlio di contadini mantovani, con la natura, elemento che spesso appare, in primo piano o di sfondo, sia nelle opere del poeta latino che nelle creazioni della compagnia di Castelfranco Veneto.

 

Giuseppe Cederna
L’ULTIMA ESTATE DELL’EUROPA

di Giuseppe Cederna e Augusto Golin
Regia di Ruggero Cara
Musiche originali eseguite dal vivo di
Alberto Capelli, chitarre e percussioni
Mauro Manzoni, flauti e sassofoni
“Ma il vecchio non volle saperne e trucidò il figlio e metà del seme d’Europa, uno per uno.”
Sarajevo 28 giugno 1914. Sono le dieci del mattino di una splendida domenica di Giugno. Fra quarantacinque minuti due colpi di pistola sconvolgeranno il mondo. In poco più di un mese Austria, Serbia, Russia, Germania, Francia e Inghilterra si dichiarano guerra. Poi sarà la volta del Giappone e degli Stati uniti. E l’Italia? L’Italia comincia a pensarci. Ma in realtà ci sta già pensando da molto tempo. Un tumulo informe di sacchi e legni anneriti dal fuoco -che diventerà fiume, trincea, montagna, cimitero- è la zattera a cui si aggrappa il protagonista dello spettacolo, un naufrago della Grande Guerra. Un sopravvissuto. Posseduto dall’implacabile progressione della memoria e incalzato dai temi musicali dei luoghi e dei personaggi, Giuseppe Cederna dà voce e corpo a quell’umanità di vittime e di carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio. Dai Futuristi ai Generali, dai fanti mandati a morire sul Carso e sull’Isonzo ai loro compagni di naufragio, quegli spettri usciti dalle trincee austriache, fino agli scrittori e ai poeti le cui parole, ancora oggi, ci illuminano e ci commuovono: Owen, Stuparich, Gadda, Ungaretti, Trilussa, Rumiz. Dall’esaltazione alla consapevolezza. Dalle “radiose giornate di Maggio” alla notte di Caporetto. «…. Con la pietà della memoria e la miracolosa potenza delle storie, l’uomo riesce a ribellarsi all’umiliazione del corpo e dell’anima. Anche nell’orrore, talvolta, riusciamo a trovare la nostra umanità e dignità più profonde.»

 

ALDES Roberto Castello, Andrea Cosentino
TRATTATO DI ECONOMIA

coreocabaret confusionale sulla dimensione economica dell’esistenza
progetto, drammaturgia, regia Roberto Castello e Andrea Cosentino
produzione ALDES – in collaborazione con Sardegna Teatro
Trattato di Economia è l’incontro fra due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che per caso un giorno hanno scoperto di covare lo stesso desiderio: realizzare uno spettacolo sulla scienza che vuole liberare l’umanità dalla schiavitù del bisogno. Dopo oltre un anno di letture, incontri, dubbi, entusiasmi e crisi il progetto prende una forma nella quale economia, arte e morale si aggrovigliano con esiti paradossali. Il risultato è un progetto performativo tra parola e gesto che si interroga sul denaro, sul suo valore, sulla sua invadente onnipresenza e sulla sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà. Porsi ai margini del contratto per renderne palesi i paradossi inventando situazioni limite e domande inappropriate è il modo per riprendere possesso, almeno simbolicamente, di ciò che non si capisce e non si controlla annientandolo con una risata liberatoria.
“ (…) Attraverso giochi linguistici e coreutici questo che viene definito “coreocabaret ”, in cui si ride e molto con estrema intelligenza, riesce nel difficile compito di tenere insieme una tematica ostica come appunto l’economia, che ha esteso il proprio dominio a ogni ambito delle attività umane, con l’elettrizzazione della scena promessa e mantenuta dall’abilità del comico ( … )“

 

 

Overlord Teatro| Alessandro Albertin, Michela Ottolini
MARCO PANTANI il campione fuori norma
di Alessandro Albertin
liberamente ispirato a IL CAPROESPIATORIO di Maria Rita Ferrara

5 giugno 1994, Giro d’Italia: Marco Pantani scala il Passo del Mortirolo come fosse una semplice
collina ed
entra
nel
cuore
dei
tifosi italiani. Comincia da lì
una carriera
straordinaria,
costellata
da una serie
impressionante di
infortuni
e
fatta
di
poche
ma
storiche
vittorie.
L’apice
viene
raggiunto
nel
1998,
con
la
conquista
del
Giro
d’Italia
e
del
Tour
de
France.
L’anno
seguente
è
quello
della
definitiva
consacrazione,
del
più
che
probabile
secondo
Giro
d’Italia.
 5
giugno 1999,
Madonna di
Campiglio: a
due
tappe
dalla
fine,
viene
fermato
perché
il
suo
sangue
presenta
dei
valori
fuori
norma.
Esattamente
cinque
anni
dopo
la
favola
finisce.
Da qui
comincia
un
accanimento
mediatico
e
giudiziario
nei
suoi
confronti
che
non ha
precedenti.
Pantani
diventa
per
molti
“il
dopato
d’Italia”.
Si
può
dire
che
il
tutto
sia
servito
a
qualcuno?
Che abbia
fatto
comodo
a
certi
meccanismi
di
potere?
Si
può
dire
che
Marco
Pantani
sia
stato
un
capro
espiatorio
per
lo
sport
italiano?
Partendo
da
queste
domande
abbiamo
 cercato
di
capire
se
quanto
successo
dopo
Madonna
di
Campiglio
fosse
normale.
Oppure
no.

 

 

Tam Teatromusica
PICABLO
dedicato a Pablo Picasso

Ideazione Michele Sambin; Scrittura Pierangela Allegro

Con Flavia Bussolotto, Alessandro Martinello
Composizione ed esecuzione musiche Michele Sambin
Video animazione Raffaella Rivi
Sistemi interattivi Alessandro Martinello, Luca Scapellato
Regia Michele Sambin
Spettacolo vincitore dell’Honor Award John Dorman 2011 per artisti stranieri assegnato dalla sezione polacca di ASSITEJ – International Association of Theatre for Children and Young People e del Grand Prix XIX International Puppet Theatres ‘Festival Meetings 2012′ città di Torun (Polonia)
A quattro anni dipingevo come Raffaello, mi ci è voluta una vita intera per imparare a disegnare come un bambino. (P.P.)
Pablo Diego Josè Francisco Juan Maria Cipriano Clito Patricio sono solo alcuni dei tanti nomi di Picasso, primo indizio di una personalità sfaccettata e multiforme, la cui arte è piena di motivi ricorrenti e invenzioni straordinarie. Nella sua sterminata produzione abbiamo individuato alcuni temi e ricercato il ritmo interno delle immagini pittoriche. E così, come il lavoro artistico di Picasso è racchiuso in periodi, abbiamo racchiuso il nostro lavoro teatrale in episodi. Tutto ha inizio nello studio del pittore. E’ lì che i quadri prendono vita, vengono interpretati, abitati e trasformati. Lo studio, luogo di scoperte e rivelazioni inattese, si apre poi all’esterno. Un esterno attraversato in compagnia di saltimbanchi e tori, ballerine, colombe, arlecchini e toreri… All’inizio è un Picasso vecchio quello che dal suo studio ci guarda. Lentamente andrà indietro nel tempo fino a tornare bambino. Nello studio, sui cavalletti, sono posati i pannelli/quadro e c’è un gran da fare a spostarli più avanti o più indietro a destra o a sinistra per cogliere frammenti delle immagini proiettate, con movimenti lenti o con ritmica concitazione. Sono i quadri, la pittura, a ispirare e guidare le azioni dei performer che, nelle vesti dei due Custodi del circo museo ambulante Picablo, ci invitano ad entrare nella magia dell’arte visiva.

 

 

 

CARD
ABBONAMENTO  teatri  (7 spettacoli posto numerato)     85,00 € intero      75,00€  ridotto
CARNET teatri (5 spettacoli a scelta – posto numerato)    80,00 €  intero      70,00 € ridotto

 

prenotazione abbonamenti e carnet
Dal 22/02 (da lunedì al venerdì)  al 5/03 negli orari d’ufficio
vendita abbonamenti e carnet
venerdì 26/02 dalle ore 17.30 alle ore 19.30 | sabato 27/02 dalle 10.30 alle 12.30
venerdì 4/03   dalle ore 17.30 alle ore 19.30 | sabato 5/03   dalle 10.30 alle 12.30
alla FORNACE DELL’INNOVAZIONE, via Strada Muson 2 – Asolo (TV)
domenica 6/03 dalle 16.00 alle ore 17.00 al Teatro Duse , Asolo

 

 

BIGLIETTI (intero-ridotto | posti numerati)
6/03 Celestini; 2/04 Cederna; 9/04 Anagoor            17,00 €  –  15,00 €
12/03 Donati&Olesen; 16/04 Aldes; 30/04 Overlord 13,00 €  –  11,00 €
7/05 Tam Teatromusica

 

RIDUZIONI
Residenti in tutti i Comuni del programma; persone fino a 25 e dai 65 anni; disabili e accompagnatori; iscritti biblioteche dei Comuni promotori; Biblioteche trevigiane della rete Bam;  iscritti Confartigianato, CNA, Confcommercio, Coldiretti; abbonati Zeroinfinito e aderenti Bel-Vedere Lab; Soci COOP ( su presentazione di documento o tessera). Riduzioni speciali per gruppi scolastici e organizzati > 8 persone.

 

Vendita biglietti
da lunedì 22/02 (da lunedì al venerdì) presso gli sportelli CREDITO TREVIGIANO BCC  con posto numerato, senza  sovrapprezzo www.creditotrevigiano.it  Per individuare la filiale più vicina, si consiglia di telefonare per verificare il servizio e gli orari di apertura.
– venerdì 4/03 dalle ore 17,30 alle ore 19,30 | sabato 5/03 dalle 10 alle 12,30
– successivamente, ogni sabato fino al termine del programma dalle 10 alle 12,30
presso la FORNACE DELL’INNOVAZIONE, via Strada Muson 2 Asolo (TV)

 

Prenotazione biglietti
dal 26/02 (da lunedi al venerdì) :
telefonando ai numeri dedicati;
online dal sito www.echidnacultura.it
via email: info@echidnacultura.it
sono prenotabili max  4 biglietti per nominativo, anche con posto numerato;
per gruppi >8 persone inviare una richiesta via email o via fax 041. 464515

I biglietti prenotati vanno ritirati entro 20 minuti dall’inizio dello spettacolo

 

BIGLIETTERIE PRESSO LUOGHI DI SPETTACOLO
aperte nei giorni in calendario, da un’ora prima dell’inizio spettacolo

 

PRENOTAZIONI ED INFORMAZIONI
Tel. 041 412500 – 340 9446568

 

INFORMAZIONI GENERALI

tel 041 412500 – 340 9446568